Rifugi

Rifugio SAT Carè Alto - "D. Ongari"

www.carealto.it

Altitudine 2459 m/s.l.m.

Comune Pelugo

Gruppo montuoso
Adamello Presanella

Localizzazione
Bus del Gat

Storia e ambiente

Dove al tempo della grande guerra sorgeva un vero e proprio villaggio militare in quota, con tanto di teleferiche (ben cinque) e centrale elettrica autonoma, sorge oggi il rifugio Carè Alto, costruito nel 1912 da una società di amici alpinisti rendenesi denominata SARCA, come il fiume che scorre in Val Rendena, e acronimo di “Società Alpinisti rifugio Carè Alto”. In seguito venne ceduto alla S.A.T. È resistito con la struttura originale a cubo fino alla fine degli anni ‘80, allorché venne ampliato e ammodernato. Il nuovo rifugio Carè Alto è stato inaugurato nell’estate del 1988. La costruzione si trova sulla grande cresta orientale che scende dalla cima del Carè Alto dividendo le valli di Conca e Niscli, e le rispettive vedrette nella parte alta della Val di Borzago. La sua posizione dominante e la quota ne fanno un punto panoramico di grande interesse, con una splendida vista, ad oriente, verso le Dolomiti di Brenta. L’intera zona circostante è estremamente selvaggia; si è preservata grazie alle difficoltà di accesso sia da Borzago che dalle altre direzioni. I dintorni del rifugio sono ancora oggi un museo all’aperto della grande guerra, con camminamenti, trincee e residuati. Nelle immediate vicinanze della costruzione il caratteristico passaggio detto “Bus del Gat” avvia l’alpinista alla salita ai ghiacciai del Làres e di Niscli, mentre poco sopra, sulla cresta Cerana, si trova ancora un cannone della prima guerra mondiale; lo si raggiunge in circa 1 ora di cammino dal rifugio. Nei pressi del rifugio rimane un’ulteriore testimonianza della grande guerra: si tratta della piccola chiesa, costruita con tronchi di legno dai prigionieri russi.

Guide e carte

Guide e carte consigliate: Guida alpinistica: SACCHI, Pericle, Adamello: volume I, Milano, CAI, TCI, 1984 (Guida dei Monti d’Italia) Guida escursionistica: TORCHIO, Fabrizio – GARDUMI, Enzo, Escursioni nel Parco Adamello Brenta, Trento, Panorama, 1995 Cartografia: – Carta KOMPASS in scala 1:25.000 n. 638 “Adamello”

Accessi

– da Borzago m. 640 per strada di 7 km nella Val di Borzago fino al Pian della Sega m. 1250, indi sentiero 213 che dalla malga Còel di Pelugo m. 1423 valica su ponticello il Rio Bedù. Dal Pian della Sega – ore 3.30; da Borzago – ore 6

Meteo Val di Sole

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